Quante volte ti sei detto “Io non ho talenti!” ?
Beh, posso assicurarti che non è affatto così.
Quando parliamo di talento, parliamo della nostra unicità, della nostra firma unica.
Un talento è come una quercia racchiusa in un seme, sai che potrà nascere solo se lo coltiverai.
Quando i nostri semi potenziali vengono immersi nel giusto terreno, inevitabilmente fruttificano esattamente come un bel fiore… se non sboccia non è perché non ne ha le potenzialità, ma perché probabilmente gli manca acqua, concime o sole.
Funziona così anche per il talento umano, che sceglie i luoghi e le persone giuste con cui sbocciare.
Quale fonte di concime, importante per te, hai lasciato sullo sfondo solo perché è stato oggetto di giudizio?
Una domanda intensa, lo so.
Entrare in contatto con la propria unicità è un dono molto potente che mobilita nuove forze.
Ti invito a dedicare una giornata solo a te, al tuo talento e a ciò che nasce dal tuo
cuore.
Realizzare il proprio potenziale è ciò che spinge verso la ricerca del proprio viaggio dell’eroe.
Quello che vivremo in questa giornata insieme sarà contattare i nostri semi, ovvero i nostri piccoli talenti ancora nascosti ma anche quelli che stanno emergendo e dargli vitalità.
Entreremo in contatto con lo spazio del cuore, contattando il nostro inconscio ed ascoltandone le necessità.
Lo faremo con gli strumenti del counselling sistemico, con la meditazione profonda e con l’arte.
Si, perchè il bambino dentro di noi è creativo.
Il talento è un seme che è pronto a sbocciare dentro di noi, a volte alcuni semi sono più nascosti e hanno bisogno di un luogo caldo in cui sbocciare.
In questa giornata che vivremo all’insegna del piacere e delle emozioni più alte, andremo a creare nel nostro cuore, un luogo dove il talento ossia le nostre parti uniche, possano trovare spazio per crescere.
Troppo spesso la ricerca della perfezione ci ha reso ansiosi, vittime delle nostre stesse rigidità.
La paura di non essere abbastanza, abbastanza bravi, o riconoscibili, abbastanza competenti, ci hanno paradossalmente sabotato.
Attraverso una percorso di conoscenza giungeremo al centro del Cuore, come luogo dove riposizionare il nostro bambino interiore, la parte più tenera di noi, ma anche quella che troppo spesso tende a bloccarci… proprio perché è il detentore delle antiche memorie somatiche, per poi sciogliere i blocchi e le paure al successo personale.
Abbassando l’ego e le attività aggressive dell’ego, riportando armonia, fra noi e l’ambiente, possiamo creare nuove energie che andranno a nutrire la nostra vita, piuttosto che a frustrarla.
Al mattino ci occuperemo proprio della stanza del cuore, quel luogo che una volta aperto ci racconterà i suoi bisogni di pulizia dalle paure e sensi di colpa.
Lo faremo attraverso un contatto sistemico, ovvero metteremo in scena la stanza del cuore, con una serie di esercizi sia meditativi che corporei, in modo da risvegliare il contatto con il centro del cuore, la porta del mago dentro di noi, quel punto che una volta attivato è in grado di connettersi alla coscienza superiore.
Nel pomeriggio, dopo aver pranzato insieme, in cerchio come si faceva un tempo, entreremo nella consapevolezza di come le nostre parti più belle hanno necessità di trovare spazio di dialogo con noi.
Lavoreremo sulle risorse interiori, per scoprirle e portarle dall’invisibile al visibile e lo faremo sempre con giochi simbolici, meditazione guidata e arte-terapia.
Si perchè sono i metodi legati alla creatività che portano il corpo a vibrare ad un livello superiore, per potersi scrollare di dosso il giudizio e per poter ritrovare libertà espressiva.
Andremo a rinforzare amor proprio e autostima con una batteria di lavoro sull’energia maschile e paterna, energia che sostiene il talento.
Ci vediamo a Olosfera, il 30 ottobre dalle ore 10:00 alle 18:00, per uscire dalla perfezione e andare ad esplorare i talenti!
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