Cosa fa l’operatore olistico?

Cosa fa l’operatore olistico?

Cosa fa l’operatore olistico? 2560 1707 natascia

L’operatore olistico, è una figura professionale capace di spaziare dai trattamenti per la cura della pelle ai massaggi, dalle tecniche di rilassamento all’uso dei fiori di Bach e di altri rimedi naturali per riequilibrare l’organismo. 

Requisiti per fare l’operatore olistico

La sua formazione dell’operatore olistico si fonda su corsi, seminari e laboratori organizzati da scuole ed enti privati, senza qualifiche o attestati obbligatori da esibire.

Non esiste un albo professionale degli operatori olistici come quelli ad esempio per i medici o gli psicologi. Esiste però un associazione di categoria che permette di certificare le proprie conoscenze e la qualità dei servizi offerti.   

Operatore olistico e lavoro occasionale: è possibile?

E’ necessaria l’apertura della Partita IVA per svolgere l’attività di operatore olistico?

Questa è una delle domande che viene posta più spesso quando si è in procinto di iniziare l’attività professionale. La risposta è no, ma con i dovuti limiti. 

L’operatore olistico può effettuare l’attività in forma di prestazione occasionale solo se si tratta di singole prestazioni o collaborazioni di breve durata, ossia, un massimo di 30 giorni per anno solare per singolo cliente.

Quando l’attività diventa abituale e stabile, ad esempio quando la clientela ritorna più volte per ricevere una consulenza o un trattamento, allora sarà necessaria l’apertura della Partita IVA.

Come apro Partita IVA come operatore olistico?

L’apertura della Partita IVA come operatore olistico freelance è un’operazione che deve essere effettuata presentando l’apposito modulo AA9/12 all’Agenzia delle Entrate. 

Questo modulo, nel quale devono essere indicati i propri dati, il codice ATECO della propria attività e il regime fiscale scelto, deve essere trasmesso telematicamente. 

A seguito del ricevimento di questo documento, l’Agenzia delle Entrate assegnerà il numero di Partita IVA, necessario per effettuare tutte le operazioni relative alla propria attività professionale, come ad esempio l’emissione delle fatture e la dichiarazione dei redditi. 

Partita IVA operatore olistico: qual è il codice ATECO corretto?

La scelta del codice ATECO è molto importante perché permette all’Agenzia delle Entrate di identificare l’attività svolta, inoltre, in caso di adesione al regime forfettario, il codice ATECO sarà determinante per definire il coefficiente di redditività

Questo coefficiente determina, in misura percentuale,  quale parte dell’incassato deve essere considerata per il calcolo delle tasse, e quale va invece va considerata come costi forfettari relativi all’attività, da escludere dal calcolo per la determinazione delle tasse. 

Il codice ATECO che identifica l’attività di operatore olistico è 96.09.09, altre attività di servizi per la persona nca. 

Partita IVA operatore olistico: quali sono i vantaggi del regime forfettario?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato introdotto per favorire l’apertura di nuove attività di lavoro autonomo in Partita IVA e supportare quelle già esistenti con un volume d’affari relativamente basso. Aprire una Partita IVA come operatore olistico freelance in regime forfettario ti permette di godere di diversi vantaggi:

  • tassazione ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività  (solo per le nuove attività)
  • tassazione ridotta al 15% per gli anni successivi al quinto 
  • esenzione IVA – non devi applicare l’IVA sulle fatture 
  • esenzione ritenuta d’acconto – non devi indicare la ritenuta d’acconto sulle fatture

Inoltre il regime forfettario, prevede l’applicazione del coefficiente di redditività, che determina in misura percentuale, quale sia la parte dell’incasso annuale da sottoporre a tassazione e quale invece da considerare come costi forfettari legati all’attività. 

Questo coefficiente varia a seconda del codice ATECO. Nel caso dell’operatore olistico corrisponde al 67%. Per tale motivo, a livello pratico, se in un anno incassi 10.000€, l’importo da sottoporre a contributi e tassazione sarà di 6.700€ (10.000€*67%) mentre i restanti 3.300€ (10.000€*33%) saranno considerati come spese forfettarie. 

Questo meccanismo impedisce di scaricare ulteriori spese.

Quanti contributi previdenziali pagherò?

Chi svolge l’attività di operatore olistico, non avendo un albo professionale di riferimento e una cassa previdenziale dedicata, deve iscriversi alla gestione separata INPS per effettuare il versamento dei contributi previdenziali.

La percentuale contributiva prevista dalla gestione separata è del 26,23% (per il 2022). La caratteristica che contraddistingue i contributi da versare alla gestione separata consiste nel non prevedere contributi fissi. La contribuzione viene calcolata solo in relazione agli effettivi importi incassati. 

Testo del Disegno di legge

recante

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROFESSIONI NON ORGANIZZATE IN ORDINI O COLLEGI

(approvato definitivamente dalla Camera il 19 dicembre 2012)

ARTICOLO 1

Oggetto e definizioni

1. La presente legge, in attuazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione e nel rispetto dei principi dell’Unione europea in materia di concorrenza e di libertà di circolazione, disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi.

2.  Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l’attività economica,anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’articolo 2229 del Codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.

3.  Chiunque svolga una delle professioni di cui al comma 2 contraddistingue la sua attività, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l’espresso riferimento, quanto alla disciplina applicabile, agli estremi della presente legge. L’inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori, di cui al Titolo III della parte II del Codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, ed è sanzionato ai sensi del medesimo Codice.

4.  L’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista.

5.  La professione è esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente.